L’attività di valutazione condotta dallo psicologo non ha finalità diagnostiche, ma orientative. Attraverso un colloquio con la persona e i familiari, vengono raccolte informazioni sullo stato attuale, sul vissuto, sugli interessi e sulle abitudini di vita, così da individuare elementi utili a personalizzare le attività e a gestire meglio il declino cognitivo e i disturbi comportamentali.
Il primo incontro prevede un colloquio conoscitivo e la somministrazione di scale di valutazione per analizzare il livello cognitivo, lo stato emotivo e le autonomie, al solo fine di orientare la pianificazione delle attività e, se opportuno, suggerire un controllo medico.
Nel corso dell’anno vengono effettuate due valutazioni, una iniziale e una finale, utili a monitorare l’andamento della condizione della persona, sempre senza scopo diagnostico.
