La “Ginnastica per la mente" rappresenta una modalità di intervento non farmacologico volto a preservare, il più a lungo possibile, un livello di funzionamento stabile, sfruttando, attraverso l’esercizio mirato delle risorse residue, la naturale riserva cognitiva del paziente al fine di contrastare il progressivo decadimento delle funzioni cognitive che la demenza comporta.
Tutto questo avviene attraverso un training costante e progressivo delle funzioni cognitive maggiormente colpite nella persona con demenza attraverso esercizi di memoria (sia visiva, verbale e uditiva), di orientamento spazio-temporale, di produzione verbale, di ragionamento logico-astrattivo, di manipolazione di oggetti e programmazione di sequenze motorie, sia semplici che complesse (prassia, esecutività).
Un esempio pratico degli interventi messi in campo, è costituito dalla somministrazione di brevi liste di parole ad alta frequenza di utilizzo, che la persona può apprendere, anche parzialmente, nel corso di un breve ciclo di lettura, per poi provare a richiamare, in tempi diversi, sia immediatamente che in differita, con l’utilizzo, qualora necessario, di suggerimenti ed incoraggiamenti, a sostegno delle funzioni mnesiche deteriorate.
Altri esempi si basano su attività di ri-orientamento informale nello spazio e nel tempo (come la rievocazione dei cicli stagionali e degli eventi associati oppure di luoghi noti), attività di riconoscimento e denominazione di oggetti e persone note, tramite la presentazione di indumenti o piccoli utensili di uso quotidiani (per la cura personale o la preparazione del cibo), immagini o fotografie che li ritraggano.
Questi sono solo alcuni dei possibili interventi da poter mettere in campo, per aiutare le persone a rallentare il progressivo declino delle funzioni di base in associazione ad altri interventi come l’attività motoria e le attività ludico- ricreative